ANPI - Lecco

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Stai visitando: Storia - Cronologia Resistenza Lecchese

1943


CASSIBILE (SR), 3 SETTEMBRE. Nella cittadina siciliana viene firmato l'armistizio tra Italia e Alleati. Le armate inglesi di Montgomery sbarcano in Calabria.

8 SETTEMBRE. Alle 18.30 gli Alleati comunicano al mondo la notizia dell'armistizio italiano. Il governo italiano ne dà comunicazione alla radio solo alle ore 19,45.

LECCO, 8 SETTEMBRE. Comizio antifascista del dirigente comunista Gaetano Invernizzi.

9 SETTEMBRE. Il Re e il governo Badoglio fuggono da Roma; a Pescara si imbarcano per Brindisi. Le Forze Armate sono lasciate senza ordini precisi: in parte si arrendono ai tedeschi, in parte resistono militarmente. Iniziano le operazioni di sbarco dell'armata americana del gen. Clark. Gran parte dell'Italia è occupata dai tedeschi.

9 SETTEMBRE. A Roma i partiti antifascisti si costituiscono in Comitato di Liberazione Nazionale.

LECCO, 11 SETTEMBRE. Arriva in città la prima pattuglia di soldati tedeschi.

SETTEMBRE. Nella seconda metà del mese sono presenti in Valsassina gruppi formati da soldati sbandati, prigionieri scappati dai campi e qualche antifascista.

LECCO, 20 SETTEMBRE. Il Comitato d'Azione Antifascista incarica il colonnello Umberto Morandi di costituire un comando militare.

VALSASSINA, 17/22 OTTOBRE. Rastrellamento tedesco; ai Piani d'Erna per la resistenza dei partigiani si scatena una battaglia dal 18 al 20 ottobre; si disperdono invece, prima dell'arrivo degli alpini bavaresi, gli sbandati di Premana, quelli della Valsassina e dei Piani dei Resinelli. Vengono incendiati dai tedeschi baite e rifugi e prelevati nei paesi uomini di giovane età.

LECCO, NOVEMBRE. Si costituisce il Comitato di Liberazione Nazionale; il presidente è Don Giovanni Ticozzi. In provincia vengono formati Gap (Gruppi di azione patriottica); a Colico è attivo il gruppo Scout delle Aquile Randagie; gruppi diversi operano per organizzare gli espatri di ebrei e antifascisti.



1944


31 GENNAIO. A Roma il Comitato di Liberazione Nazionale centrale investe il C.N.L. di Milano dei poteri di governo straordinario del Nord Italia.

LECCO, 7 MARZO. Scioperano a Lecco gli operai di alcune fabbriche (Badoni, Rocco Bonaiti, l'Arlenico): 26 operai sono deportati in Germania,19 di loro perderanno la vita nei campi di concentramento tedeschi.

MAGGIO. Sono attive sopra Mandello la Brigata Cacciatori delle Grigne e, in Valtaleggio, le prime Fiamme Verdi; la banda Carlo Marx controlla la zona compresa tra la Val Varrone e Introbio. A Lecco viene falcidiata l'organizzazione espatri con l'arresto di Guido Brugger, di Antonio Colombo e infine delle sorelle Villa.

LECCO, GIUGNO. Si inizia a stampare " Il ribelle", giornale delle Fiamme Verdi.

BALLABIO, 2 GIUGNO. Attacco effettuato dalla 40° brigata Matteotti all'ex colonia trasformata in caserma e occupata da 600 militi della Milizia Ferroviaria, con l'obiettivo di recuperare armi. L'attacco fallisce.

COLICO, 8 GIUGNO. Attacco al Presidio della Guardia Nazionale Repubblicana di Colico, ad opera della della 40^ Brigata Matteotti. L'attacco ha successo: vengono prelevate armi, viveri e vestiario.

9 GIUGNO. Costituzione del comando generale per l'Italia occupata del Corpo Volontari della Libertà (C.V.L.).

VALSASSINA/VALVARRONE, 25 GIUGNO/7 LUGLIO. Secondo grande rastrellamento delle forze naziste e fasciste che distrugge le basi dei partigiani, li disperde in più direzioni e terrorizza le popolazioni con incendi e requisizioni .

VALSASSINA, AGOSTO. Si susseguono azioni di sabotaggio, attacchi isolati da parte di tutte le brigate, raccontate dal giornale Guerriglia che viene tirato col ciclostile presso la Casa Pio X di Biandino.

VALSASSINA, SETTEMBRE. Nei primi giorni del mese viene attuata l'unificazione del comando delle Brigate Garibaldi operanti nel territorio di Como e Sondrio nel Raggruppamento Divisioni Garibaldine Lombarde, in vista dell'insurrezione generale ritenuta prossima. La 2^ Divisione - con la 55° Brigata Rosselli, la 89^ Poletti e la 86^ Issel - opera in Val Gerola, in Val Biandino, in Valsassina, in Valvarrone, sulla sponda orientale del lago di Como, in zona Grigne e a nord ovest del Bergamasco; sede del Comando di Raggruppamento è Lecco.

VALVARRONE, 13 SETTEMBRE. Attacco alla caserma della G.N.R. di Piazzo eseguito dalla 55^ Rosselli e 86ª Issel con lo scopo di impadronirsi delle armi e mortai; l'attacco ha successo.

VALSASSINA, 4 OTTOBRE. Inizia un rastrellamento, che vede impegnate ingenti forze nazifasciste, che ha come epicentro Introbio: in Valsassina tutti i rifugi e le baite al di sopra dei mille metri sono distrutti; 130 morti e oltre 500 deportati sono le vittime del rastrellamento.

MANDELLO, 26 OTTOBRE. Tre partigiani cadono nell'imboscata della Maiola.

LECCO, 30 OTTOBRE. Viene arrestato a Lecco don Ticozzi con quasi tutti i membri del Comitato lecchese; portati nel carcere di Como, vengono poi spostati a Milano, a San Vittore.

VALSASSINA / VALTELLINA, NOVEMBRE. Ai primi del mese i nazifascisti giungono in Valtellina con l'intento di stanare i partigiani provenienti da Biandino e dalla Valtellina in Val Codera; dopo una pericolosa marcia questi ultimi riescono a raggiungere la Svizzera. Scioglimento della 89^ Brigata "Poletti" e scissione della 86ª Brigata "Issel".

13 NOVEMBRE. Diffusione del "Proclama Alexander", in cui il generale inglese rivolge un messaggio ai partigiani del Nord per esortarli a cessare le operazioni su vasta scala.

7 DICEMBRE. Accordo di massima tra C.L.N.A.I. e gli Alleati; in cambio di alcune concessioni, il C.L.N.A.I. viene riconosciuto dagli Anglo-Americani come interlocutore e riceve aiuti.

BARZIO / MAGGIO 31 DICEMBRE 1944 1° GENNAIO 1945. Fucilazione di 14 partigiani catturati al baitone della Pianca, sotto la Culmine di San Pietro.


1945


FIUMELATTE, 11 GENNAIO. Fucilazione di sei partigiani catturati in uno scontro precedente a Fiumelatte; alla cattura del col. Morandi segue un'ondata di arresti, che decima le file della Resistenza lecchese.

FEBBRAIO-MARZO. Ricominciano le attività dei gruppi; in Valsassina e in Brianza iniziano i lanci e i bombardamenti e si intensificano i rastrellamenti nella zona dell'Alto Lago; a Lecco viene costituito il nuovo Comitato di Liberazione, presieduto da Celestino Ferrario.

LECCO 26-27 APRILE. Viene comunicato l'ordine di insurrezione da parte del comando generale Corpo Volontari della Libertà; a Lecco il presidio della caserma G.N.R. si arrende, per tutto il pomeriggio tedeschi e repubblichini vengono fermati; verso sera una colonna autotrasportata nazifascista si avvicina alla città; i tedeschi si chiudono nelle scuole elementari, i fascisti riescono a passare tranne un gruppo che si attesta in via Como, deciso a difendersi fino alla resa che costerà ai partigiani quattro morti.

LECCO 28 APRILE. Esecuzione di 16 militi della Brigata Nera Leonessa presso lo stadio Rigamonti.

2 MAGGIO. Le truppe tedesche ancora presenti in Italia firmano la capitolazione senza condizioni; in questa stessa data il generale Clark dà l'ordine di cessare il fuoco.

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